MONTE LUNGO 8 DICEMBRE 1943 - LA RINASCITA DELL ’ESERCITO ITALIANO
Dopo la tragica situazione venutasi a creare con la firma dell’armistizio con le forze anglo-americane l’8 settembre 1943, il Regio Esercito Italiano può ancora contare su una forza di 430.000 uomini dislocati nell’Italia Meridionale , in Sardegna e in Corsica con un equipaggiamento e armamento assai carente.
Dopo diversi contatti con gli Alleati per la costituzione di una forza armata tutta italiana, questi in un primo momento non sono assolutamente d’accordo ad impiegarli in operazioni terrestri, ma utilizzare i soldati italiani con funzioni ausiliarie nelle retrovie come addetti ai trasporti di materiali,sicurezza delle retrovie.
Dopo ulteriori e più pressanti richieste , finalmente gli Alleati il 27 settembre 1943 (dopo solo 19 giorni dalla firma dell’armistizio) autorizzano la costituzione di una forza armata tutta italiana con l’obbligo di non superare le 5.200 unità, stabilendone il comando nella cittadina di Maddaloni(Caserta)
Questa unità prenderà il none di 1° Raggruppamento MotorizzatoItaliano.
Esso è costituito dal 67° Reggimento di Fanteria “Legnano” ,dal 51° Battaglione Allievi Ufficiali dei Bersaglieri e dall’11°Reggimento Artiglieria e servizi minori.
Il Comando viene affidato al Gen. Vincenzo DAPINO . Il Raggruppamento dopo un adeguato periodo di addestramento viene trasferito a da Maddaloni a Mignano di Monte Lungo(Caserta)
Successivamente il Raggruppamento verrà aggregato al 2° Corpo d’Armata Alleato.
Finalmente il battesimo del fuoco avviene l’8 dicembre 1943 una giornata gelida e offuscata dalla nebbia, i soldati del 1° Raggruppamento Motorizzato Italiano iniziano l’assalto a quota 343 di Monte Lungo.
Il successo iniziale purtroppo si vanificherà a causa della accanita resistenza da parte tedesca e precisamente dal III Battaglione del 15° Reggimento Panzer Grenadier dell 29^ Divisione Tedesca e dalla Divisione Herman Goering.
Diradatasi la nebbia i tedeschi contrattacano e gli italiani sono costretti a ripiegare.
Nel corso di questo combattimento cadono due allievi ufficiali mantovani appartenenti al 51° Battaglione Bersaglieri e precisamente Gino TAMBALO e Mario CARDONE che per il loro eroico comportamento in battaglia verranno decorati di Medaglia d’Argento al Valor Militare.
Malgrado l’insuccesso iniziale i reparti italiani si ripresero e il 16 dicembre 1943 dopo un adeguato fuoco di preparazione durato 45 minuti da parte dell’artiglieria scatta l’ordine di attacco e alle ore 12,30 quota 343 di Monte Lungo è saldamente in mano italiana e in vetta sventola il tricolore.
La conquista di Monte Lungo da parte italiana consentì agli Alleati di aprire loro la strada per Roma e per Monte Cassino iniziando da qui la liberazione dell’Italia dal tallone tedesco.
A Monte Lungo si immolarono i più puri figli d’Italia provenienti dalla pianure dalle città e dai monti pieni di speranze e di gioia.
Tutti dobbiamo sapere che a Monte Lungo riposano gli eroi del Secondo Risorgimento Italiano, i combattenti che riaprirono la via dell’onore e della salvezza dell’Italia, testimoniando con il loro sacrificio che anche in tempi bui per la nostra Patria seppero comportarsi con orgoglio dignità e onore.
Tra l’8 e il 16 dicembre 1943 per la conquista di Monte Lungo furono impiegati circa 1.000 uomini, costato agli italiani un notevole tributo di sangue con 82 Caduti, 195 feriti e 162 dispersi.
Una battaglia combattuta con onore per i soldati che non hanno accettato di "sottomettersi" agli alleati ed hanno dimostrato valore e onore.....anche Borghese rilascia parole di rispetto per questa azione miliare tutta Italiana.....