mercoledì 5 novembre 2014

La scelta dell’Onore


La scelta dell’Onore



All’8 settembre, al comunicato di Badoglio, piansi. Piansi e non ho mai più pianto. E adesso, oggi, domani potranno esserci i comunisti potranno mandarmi in Siberia, potranno fucilare la metà degli italiani, non piangerò più. Perché quello che c’era da soffrire per ciò che l’Italia avrebbe vissuto come suo avvenire, io l’ho sofferto allora. Quel giorno io ho visto il dramma che cominciava per questa nostra disgraziata nazione che non aveva più amici, non aveva più alleati, non aveva più l’onore ed era additata al disprezzo di tutto il mondo per essere incapace di battersi anche nella situazione avversa.
Così, l’esperienza per me più interessante ed importante dal punto di vista politico, formativo e dell’esistenza è stata quella successiva all’8 settembre.
Prima era piuttosto semplice. Si trattava di compiere il proprio dovere senza scelte personali. Non c’erano problemi. L’8 settembre ci ha messo di fronte a molti dilemmi, a esami di coscienza, alle responsabilità da prendersi verso noi stessi, verso le istituzioni alle quali appartenevamo, per me la Marina, e verso gli uomini che da noi dipendevano. Quindi, da quel momento, hanno cominciato a pesare fattori di ordine spirituale e politico.
Tutto il periodo della RSI è stato particolarissimo anche per il tipo di umanità che è affluita sotto le armi in quella fase. I volontari si spogliavano di ogni interesse terreno ed erano animati esclusivamente dall’impegno di conseguire un risultato puramente spirituale. Essi volevano mettere in luce lo spirito di combattività dell’italiano che non si rassegnava ad un armistizio giudicato obbrobrioso, ma intendeva far vedere di saper morire combattendo contro il nemico.
Naturalmente, tra i volontari c’erano tutte le sfumature politiche. C’era il fascista fanatico, che pensava che fosse suo dovere ritrovarsi dalla parte di Mussolini. E c’era il giovane
politicamente freddo, che però pensava di dover continuare a combattere accanto a degli alleati da un giorno all’altro traditi. Anch’io in quei giorni del settembre 1943, fui chiamato ad una scelta.
E decisi la mia scelta. No, non me ne sono mai pentito. Anzi, quella scelta segna nella mia vita il punto culminante, del quale vado più fiero. E nel momento della scelta, ho deciso di giocare la partita più difficile, la più dura, la più ingrata. La partita che non mi avrebbe aperto nessuna strada ai valori materiali, terreni, ma mi avrebbe dato un carattere di spiritualità e di pulizia morale al quale nessuna altra strada avrebbe potuto darmi.
In ogni guerra, la questione di fondo non è tanto di vincere o di perdere; ma di come si vince, di come si perde, di come si vive, di come si muore.
Una guerra si può perdere, ma con dignità e lealtà. La resa e il tradimento bollano per secoli un popolo davanti al mondo.

Junio Valerio Borghese



Se ho sbagliato con la mia decisione dell’8 settembre sono qui per pagare, anche con la vita, che non è la prima volta che metto a disposizione della Patria, ma chiedo che esca da questo processo la gloria della Decima MAS.

Junio Valerio Borghese








ESTRATTO MATRICOLARE DEL CAPITANO DI FREGATA BORGHESE
JUNIO VALERIO SCIPIONE ALFREDO DI LIVIO (DEI PRINCIPI) E DI
KEUN VALERIA, NATO IL 6 GIUGNO 1906 A ROMA





SERVIZI E PROMOZIONI



Allievo della Regia Accademia Navale (Corso Ufficiali di Vascello) dal 25 ottobre 1922
per Decreto Ministeriale 15 novembre 1922

Aspirante Guardiamarina il 1° novembre 1927

Guardiamarina nello Stato Maggiore Generale della Regia Marina con riserva di anzianità
e con anzianità di grado 1° luglio 1928 con Regio Decreto 28 giugno 1928 (Registrato alla
Corte dei Conti il 3 agosto 1928 Registro 1 Marina Foglio 388)

Sottotenente di Vascello con riserva di anzianità e con anzianità di grado 1° luglio 1929
con Regio Decreto 26 luglio 1929 (Registrato alla Corte dei Conti il 4 novembre 1929
Registro 3 Marina Foglio 457)

Tenente di Vascello con riserva di anzianità e con anzianità di grado 1° luglio 1933 con
Regio Decreto 13 luglio 1933 (Registrato alla Corte dei Conti il 29 settembre 1933 Registro
42 Marina Foglio 38)

Capitano di Corvetta con riserva di anzianità e con anzianità di grado 13 agosto 1940
con Regio Decreto 5 settembre 1940 (Registrato alla Corte dei Conti il 21 dicembre 1940
Registro 17 Marina Foglio 192)

Capitano di Fregata per merito di guerra con riserva di anzianità e con anzianità di grado 20
settembre 1941 temporaneamente in soprannumero con Regio Decreto 29 novembre 1941
(Registrato alla Corte dei Conti il 31 agosto 1942 Registro 11 Marina Foglio 25)

Con ordine del giorno in data 18 giugno 1944 il Sottosegretario di Stato gli ha concesso le
funzioni del grado superiore a decorrere dall’8 febbraio 1944 (Foglio 73691 del 24 giugno
1944) – Repubblica Sociale Italiana

Sospeso dall’impiego a tempo indeterminato in attesa di procedimento penale a decorrere
dal 14 settembre 1944 per Decreto Luogotenenziale in data 14 settembre 1944

Incorso nella perdita del grado per cancellazione dai ruoli degli Ufficiali della Regia
Marina in applicazione dell’articolo 1 del Decreto Legislativo Luogotenenziale in data 26
8 aprile 1945 n. 294 per Decreto Luogotenenziale in data 21 giugno 1945 (Registrato alla
Corte dei Conti il 13 giugno 1946 Registro 77 Marina Foglio 264)

In congedo il 21 giugno 1945

Reinserito, in seguito alla perdita del grado, nei ruoli del C.E.M.M. della sua classe e
contemporaneamente trasferito al Distretto Militare di Roma con matricola 12739 Esercito
Italiano (Foglio n. 3391332/28126 del 9 maggio 1951 di Marinequip - Roma)

Deceduto a Cadice (Spagna) in data 26 agosto 1974






CAMPAGNE DI GUERRA, COMBATTIMENTI, FERITE, AZIONI DI MERITO,
DECORAZIONI , INCARICHI, MISSIONI SPECIALI

Destinazioni a terra alla Regia Accademia Navale di Livorno:
dal 4 dicembre 1924 all’8 luglio 1925
dal 21 ottobre 1925 al 4 luglio 1926
dal 16 ottobre 1926 al 1° luglio 1928

Ascritto al Comando in Capo del Dipartimento Marittimo Alto Tirreno di La Spezia per
disposizione Ministeriale 8 luglio 1928

Ha prestato giuramento presso il Comando della Regia Nave “Trento” il 21 agosto 1928

Destinato alla Regia Accademia Navale per eseguirvi il Corso Superiore dal 6 novembre
1930 al 15 luglio 1931

Ha contratto matrimonio con la Signorina Olsoufieff Daria il 30 settembre 1931 previo
Regio Assentimento in data 24 luglio 1931

Destinato alle Scuole C.R.E.M. di Pola dal 26 agosto 1931 al 5 giugno 1932

Destinato alla Commissione Permanente E.M.G. per tirocinio T dal 27 ottobre 1933 al 14
marzo 1934

Tirocinio per palombari grandi profondità dal 15 marzo 1934 al 2 giugno 1934

Concessogli il brevetto di idoneità al servizio T di bordo (siluri) previsto dal Regio Decreto
5 maggio 1921 n. 629 (Foglio Ordini 15 maggio 1934)

Mobilitato per esigenze di carattere eccezionale ai sensi e per gli effetti dei Regi Decreti 11
giugno 1936 n. 1807 e 24 settembre 1936 n. 1846 dal 7 novembre 1935 al 31 luglio 1936

MEDAGLIA DI BRONZO AL VALORE MILITARE
Regio Decreto 8 aprile 1939

Ha diritto al computo di una Campagna della Guerra di Spagna 1936 – 1939

MEDAGLIA D’ORO AL VALORE MILITARE
Regio Decreto 2 gennaio 1941 (Foglio n. B/11859 in data 10.9.1941 del Ministero Marina
Gabinetto)



CAVALIERE DELL’ORDINE MILITARE DI SAVOIA
Sovrano Motu Proprio 2 marzo 1942

Concessagli dal Comando Supremo delle Forze Armate Germaniche la Croce di Ferro di
2^ Classe (Foglio B/33011 del 25 luglio 1942 Ministero Marina Gabinetto)

Ha presto giuramento alla R.S.I. presso il Sottosegretariato di Stato il 10 gennaio 1944

Il Tribunale Supremo Militare con sentenza emessa in data 23 novembre 1959 ha esteso gli
effetti della riabilitazione concessa dalla Corte di Appello di Roma in data 4 dicembre 1958
alle pene accessorie militari e ad ogni effetto penale militare della condanna riportata con
sentenza della Corte di Assise Speciale di Roma in data 17 febbraio1949 (Foglio n. 6455 in
data 18 dicembre 1959 del Tribunale Supremo Militare).

La Corte di Assise Speciale di Roma con sentenza in data 17 febbraio 1949, confermata
dalla Corte di Cassazione in data 10 settembre 1950, ha condannato il BORGHESE alla pena
di anni 12 di reclusione (condonati anni 9) in ordine al reato di “collaborazione militare”
(escluso il reato di omicidio) con l’interdizione perpetua dai pubblici uffici (Foglio D/3148

del 6 ottobre 1995 di Maripers 2 Divisione)


Bibliogafia:  Il memoriale.. Associazione X mas Mario Bordogna Fabio Castellani 

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