giovedì 30 ottobre 2014

BOMBARDAMENTI AEREI INDISCRIMINATI: REALTA' E PROPAGANDA











“Non fummo noi i primi” quanto detto dall’ Inghilterra per giustificare i bombardamenti eccessivi e ingiustificati verso la popolazione Tedesca.


Chi ha cominciato?

Parlando alla Camera dei Comuni il 21 giugno del 1938 il Primo ministro britannico Neville Chamberlain enumerò alcuni principi che si dovevano “tenere” in bombardamento e questi vennero ufficializzati dalla Lega delle Nazioni il 30 settembre prossimo.
  • Il bombardamento intenzionale sulla popolazione è illegale
  • Gli obbiettivi che possono essere colpiti devono essere di interesse militare e identificabili
  • Gli obbiettivi militari che vengono colpiti devono essere il più lontano quanto possibile dai centri abitati e non coinvolgere la popolazione.

Nel settembre del 39 allo scoppio della seconda guerra lo Stato maggiore dell’Aeronautica britannica, quello stesso che pronunciò di ridurre in macerie città tedesche, a proclamare che l’Inghilterra avrebbe rispettato il principio di non attaccare le popolazioni… anche se gli altri non la rispettano e non avrebbe mai colpito innocenti come donne e bambini.

Di solito in una guerra la popolazione è esposta al rischio di essere colpita da un bombardamento per varie situazioni, come ad esempio la vicinanza di obbiettivi militari, caserme, forze e opere militari, comandi, industrie, che comportano vittime non intenzionali, oppure città vicine a campi di battaglia. Al contrario un bombardamento indiscriminato è un attacco che colpisce la popolazione e non ha nessun obbiettivo militare.
La differenza dei due tipi di attacco è caratterizzato non al numero di vittime che possono esserci ma dalla finalità, e se come è accaduto gli obbiettivi militari sono in un centro città??? Che succede??...se si trascura questo aspetto si può facilmente scambiare un’incursione con obbiettivi militari che avesse provocato un numero elevato di morti civili con un bombardamento indiscriminato, nel quale, l’offesa alla popolazione era invece lo scopo principale dell’attacco.
Il bombardamento notturno dato dalla RAF (Royal Air Force), con l’”aiuto dei bombardieri giornaliero dell’America hanno causato circa 570.000 morti di cui 100.000 bambini al di sotto dei 14 anni, oltre 1 milione di senzatetto a cui distrutta la casa. Un sondaggio dell’epoca la popolazione Inglese era sicura che i bombardamenti erano mirati ad interesse bellico.
Quando nel dopo guerra usci la verità comunque non fece molto scalpore, anche perché si era usata la “giustificazione” che era stata la Luftwaffe ad attaccare per prima, e questa era la “punizione” che la Germania meritava…..










La luftwaffe e Hitler erano contrari al bombardamento delle città e colpire i civili infatti contrastarono quanto voleva fare il generale Alfred Jodl della Wehrmacht sottolineando che non si vincevano le guerre colpendo i civili e poi avrebbe dato un peso negativo per un futuro incontro di pace alla fine della guerra.. I bombardamenti tedeschi erano concentrati al sud dove erano instaurate la maggior parte delle industrie e fabbriche ad interesse militare, inoltre si pensava in un futuro di sbarcare e invadere l’Inghilterra…ma qui si apre un altro capitolo…

La propaganda britannica aveva proclamato che i bombardamenti da parte della Luftwaffe verso Varsavia, e di Rotterdam erano stati attacchi indiscriminati…


Da ricordare che al processo di Norimberga il feldmaresciallo Albert Kesserling , dichiarò il 13 marzo del 46 senza obbiezione da parte del pubblico ministero americano Robert Jackson che lo interrogava, che nel corso dell’ offensiva tedesca contro Varsavia erano state rispettate tutte le procedure contro strutture militari, ed era stata una operazione militare e venne fatto tutto il possibile per non colpire la popolazione civile.
L’articolo 25 della Convenzione dell’ Aja del 1907 in vigore nella seconda guerra mondiale diceva che in caso di bombardamento non si dovevano colpire città, villaggi, case non difese militarmente…Varsavia era difesa da una guarnigione di 120.000 soldati…e anche Rotterdam quando venne bombardata…sempre nella Convenzione di Aja disponeva che “il comandante delle truppe di assalto” doveva in qualche modo avvisare in quanto possibile le autorità prima di un assalto o bombardamento…i tedeschi rispettarono anche questa disposizione in quanto prima dell’attacco alla città tramite dei manifestini lanciati da aerei verso la popolazione avvisavano del bombardamento e ai militari di arrendersi….questo a Varsavia….


A Rotterdam il generale Rudolf Schmidt avverti il colonnello Pietr Willem Scharroo che se le guarnigione avesse difeso la città ancora avrebbe usato ‘aviazione… Scharroo disse di attendere al generale che inoltrava la richiesta allo stato maggiore Olandese….il ritardo burocratico fece passare le ore e quando per una serie di eventi, (silenzio radio dei Heinkel He 111) il colonnello non riuscì ad avvertire in tempo…addirittura la le truppe tedesche spararono di razzi rossi in aria per cercare di avvertire i bombardieri…senza successo…la prima ondata colpì la città….mentre la seconda ondata venne fermata…
La stampa britannica sostenne che fu un attacco indiscriminato…e i morti furono 30000 mentre nella realtà furono 620 a 960….il danno alla città è stato veramente pesante perché buona parte della città era costruita con abitazioni in legno…inoltre gli obbiettivi colpiti hanno scatenato incendi di grosse dimensioni per la presenza di oli combustibili…e oli vegetali..
A Varsavia i danni maggiori a colpire la città è stato l’attacco della Wermacht con l’artiglieri di grosso calibro…la città era sovrastata da fumo che addirittura durante il bombardamento la visuale era talmente ridotta che alcune bombe arrivarono sulla testa della divisione tedesca disposta a nord-occidentali di Varsavia…dopo l’assedio i prigionieri Polacchi erano 100.000… e la solita propaganda britannica usci con cifre sempre poco attendibili che variano da 10.000 a 50.000….
La capitale Polacca soffriva la situazione militare di 19 giorni di assedio da parte della artiglieria…mentre ci si vuole solo soffermare al bombardamento avvenuto il 25 settembre dove furono colpite strutture civili…l' ambasciata Americana (una bomba all’ interno del recinto) un ospedale con ben esposta la croce rossa….obbiettivi comunque indistinguibili durante i bombardamenti….comunque poco visibili anche in condizioni di ottima visibilità…
La dottrina della Luftwaffe era quella di essere supporto all’ esercito e sovrana nei cieli ….difatti si agiva nelle retrovie colpendo comandi militari, depositi, rinforzi vie di comunicazione, cioè mirati senza colpire la popolazione..
Un’osservazione va fatta… se teniamo in considerazione la potenza militare tedesca ai tempi.. si capisce subito che la superiorità era schiacciante e un’ attacco e una conquista quasi immediata da parte delle truppe da terra era indiscussa, quindi come si può spiegare un uso indiscriminato della violenza sulla popolazione??? Si ricorda che il bombardamento su Rotterdam si poteva evitare se fosse stata consegnata in tempo la resa…







L’inizio


Nella notte del 24/25 agosto del 1940 un aereo tedesco stava seguendo il corso del Tamigi per sganciare delle bombe sulla parte orientale della città, l’obbiettivo era un deposito di carburante, ma sbagliò rotta….. troppo ovest sganciò, ma le bombe non recarono troppo danno…
John Colville il segretario privato del primo ministro segna sul suo diario: lunedì 26 agosto Londra è stata bombardata da un aereo tedesco ma senza causare troppi danni.
Il “THE  TIMES” sempre lunedì 26 agosto scrisse un articolo che nella notte qualche bomba è stata sganciata dai tedeschi ma senza causare grossi danni. (questi documenti forniscono informazioni importanti per come sono andate le cose).
Di contro invece il governo britannico presentò il fatto come un deliberato attacco verso la popolazione civile….basti pensare che dopo l’attacco di Berlino il 26/27 agosto da parte della RAF i Tedeschi il 7 settembre per bombardare Londra arrivarono in pieno giorno con 300 bombardieri ..
Un attacco così impetuoso avvenuto su Londra nel corso della seconda guerra è stato anche “cercato” da Churchill, perché dopo il 25/26 agosto e ancora l’attacco del 5/6 settembre dopo la minaccia di Hitler che se proseguivano le bombe su Berlino avrebbe risposto in modo pesante sulla città di Londra…
I bombardieri tedeschi erano avvantaggiati dal fatto che potevano partire da aeroporti presenti in Belgio e il tragitto per arrivare in Inghilterra ere breve, mentre la RAF doveva affrontare un lungo percorso e difatti nei primi bombardamenti sulle città tedesche la % di aerei che colpirono gli obbiettivi era veramente bassa. Concludendo che i raid aerei Inglesi fossero giustificati non per i danni che potevano causare, ma se lo scopo era quello della provocazione, tanto più che a riconoscere che Berlino non costituisse un obbiettivo di importanza primaria era lo stesso stato maggiore della RAF.
Il governo britannico astutamente voleva mutare le sorti della battaglia che l’aviazione tedesca stava combattendo con elevata superiorità nei cieli dell’isola per la conquista della supremazia aerea, una vittoria che faceva temere uno sbarco della Wermacht sulle coste Inglesi. Una certezza da dire è che il primo ministro inglese con i bombardamenti su Berlino sono stati usati per far cambiare alla Luftwaffe i “programmi”; quei programmi che interessavano obbiettivi militari, e strutture strategiche a quelli sulle città.
L’ Air Marshal Robert Saundby, vice capo della forza da bombardamento dell’aviazione britannica – afferma che il primo ministro decise che bisognava trarre Hitler ad una trappola, quella di deviare i bombardamenti verso le città distogliendolo da quello contro la RAF- , lo stesso Churchill esplicito scrive che: piuttosto che evitare Londra e altre città attacchi aerei, era più importante che mantenere l’articolazione degli aeroporti e l’efficienza degli squadroni da caccia e concluse che il Fighter Command accolse con sollievo il dirottamento su Londra delle incursioni.

Nella notte del 14/15 Novembre 1940 la Luftwaffe colpì Coventry, una città di 250.000 abitanti…e aveva una più elevata concentrazione di industrie di produzione bellica, componenti e motori aerodinamici, motori per carri armati, artiglierie, veicoli militari armi, munizioni…ecc. ecc. Secondo fonti il raid uccise dal migliaio di civili ad 560 a 380…la città subì danni enormi, furono colpiti 3 quarti delle industrie per mesi la città non entrò a regime produttivo.
Le industrie erano vicine alle abitazioni e il bombardamento ha interessato la popolazione, inoltre la contraerea Inglese obbligò lo sgancio delle bombe ad una altezza elevata colpendo con un raggio più ampio la zona.
Il 16/17 dicembre venne ordinata una “rappresaglia” da parte della RAF, venne scelta Mannheim una cittadina che a differenza di Coventry non aveva nessun interesse militare industriale e bellico. Fu la prima incursione in tutto il periodo 1939/45 dove venne usato il termine “Area Bombing” con tutte le caratteristiche del bombardamento indiscriminato, cioè finalizzato solamente a colpire la popolazione.
Anche se i bombardamenti di ritorsione erano stati pianificati già dall’ estate del 40, si attese un periodo abbastanza lungo; un motivo valido… identificato in Coventry… questa attesa permette una considerazione…
I primi attacchi della Germania alla propaganda Inglese erano identificati come indiscriminati ma nulla di quanto più falso difatti la RAF realmente sapendo la verità non “poteva” attaccare e colpire i civili….




Da Trenchard a Portal

Nonostante fosse stato il più determinato e sostenitore all’ uso  indiscriminato dei bombardamenti terroristici verso la popolazione civile, Churchill tenterà in tutti i modi di oscurare questa “accusa” che si poteva dare al Comando Bombardieri. Tanto che giunse a rifiutare nel giugno 45 il permesso per l’istituzione di una medaglia per la campagna bombardamento strategico, mentre Harris nel 42 capo del Bombing Command e protagonista degli attacchi alle città tedesche, fu l’unico esponete al vertice a non essere premiato con un seggio alla Camera dei Lords e relativo titolo nobiliare.
Se vogliamo seguire la via del bombardamento indiscriminato non possiamo dimenticarci due figure importanti appartenenti alla Royal Air Force : Hugh Trenchard e Charles Portal.
Il primo è considerato il padre della aviazione britannica. Per 10 anni dal 1919 1929, capo di stato maggiore della RAF, Trenchard sembrava indicare come obbiettivi del bombardamento strategico in modo sempre vago… l’industria, i centri economici, i trasporti, ma come obbiettivo principale sarebbe stato il morale del nemico. Si doveva colpire non tanto la capacità dell’avversario di condurre una guerra quanto la volontà di combatterla. Il termine nato era “Moral effect”, ottenuto tramite la degradazione della vita quotidiana della popolazione, conseguita con la distruzione dell’industria, delle comunicazioni, dell’economia e della rete dei trasporti.
Da non dimenticare che Trenchard durante la seconda guerra mondiale partecipò come consigliere di Churchill, e si discuteva l’impiego dell’aviazione come arma. Sta di fatto che quando subentrò Churchill il 10 maggio del 40 come primo ministro al posto di Chamberlain, l’aviazione britannica effettuò un cambiamento di strategia…non ci sono elementi che per addebitare a Trenchard questo mutamento, anche se nella riunione del 2 giugno del 41 dà sempre fede all’azione risolutiva del “Moral effect” raccomandò di bombardare le città e gli obbiettivi e che ogni bomba servisse a qualcosa… se una bomba non colpiva l’obbiettivo militare servisse almeno a centrare abitazioni o altro per deprimere il morale al nemico… strategia usata anche da Portal.
Nell’ aprile 1940 Portal divenne il capo della Bomber Command, ed egli affermò che i bombardamenti di Varsavia e Rotterdam consentivano all’ Inghilterra di “togliersi i guanti”, ossia di non preoccuparsi di questioni etiche se riferite alla Germania, cosi non se ne poneva Churchill quando il 15 maggio espresse il pensiero della strategia aerea britannica; picchiare sul popolo tedesco per convincerlo che si aveva “la volontà e i mezzi per colpirlo duramente”.
Il 13 luglio in una direttiva Portal dimostra di essere un sostenitore della teoria di Trenchard; quel giorno Portal fa un elenco delle Industrie ad interesse militari ed altri obbiettivi come raffinerie e fabbriche aeronautiche, da attaccare e distruggere nelle successive notti luminose…sottolineando che le zone erano isolate e disabitate ci sarebbero volute una quantità elevate di bombe, mentre le altre che andavano a vuoto non avrebbero causato alcun danno e rendendo le incursioni poco remunerative. Indicava cosi Trenchard, bombardare le fabbriche collocate all’ interno delle città cosicché avrebbe fiaccato il morale del nemico, un risultato rispetto al quale Portal qualificava secondario quello di ostacolare la produzione aeronautica.
Era la strategia che si andava elaborando 50 giorni prima dell’inizio degli attacchi tedeschi contro Londra e quattro mesi prima di Coventry, una strategia in cui, l’uccisione di civili diventa intenzionale.





A ottobre 1940 per Portal arrivò la nomina a capo di Stato maggiore dell’aeronautica con il grado di Air Chief Marschal. In una riunione del giorno 23 di quel mese Portal propose un programma di presunti bombardamenti incediari su aree densamente popolate. Alla fine si concordò che si sarebbero colpiti i depositi di carburante e le raffinerie e che comunque sia; era necessario intensificare le azioni rivolte a piegare il morale della popolazione tedesca.
La finzione che i bombardieri inglesi attaccassero solo obbiettivi ad interesse militare fu abbandonata una settimana dopo con una direttiva, il 30 ottobre, che prescriveva di eseguire regolari e violente incursioni contro i maggiori centri urbani e contro industrie allo scopo principale di provocare distruzioni molto pesanti che dimostrassero al nemico la potenza degli attacchi e gli facesse sperimentare quali ne erano le conseguenze.
Ci si avviva verso gli attacchi terroristici con un crescendo di direttive che si concluderà nel febbraio 1942 con la dichiarazione che il vero obbiettivo da colpire erano i civili. Su direttiva del Primo ministro, il 12 dicembre 1940 Portal affermò che si imponeva un cambiamento che prevedesse il passaggio degli obbiettivi militari a quelli politici, vale a dire a bombardamenti che piegassero il morale della popolazione tedesca con incursioni contro città che fossero anche “di una qualche valenza industriale”.
Il 21 settembre del 41 lo Stato maggiore precisò ulteriormente il suo intento:
Lo scopo di un attacco ad una zona abitata di una città è quello di spezzare il morale della popolazione che la abita, per raggiungerlo dobbiamo rendere la città fisicamente inagibile, e, secondo, dobbiamo far capire alla popolazione a quali pericoli va incontro. Lo scopo immediato dunque è doppio: provocare distruzioni e l’angoscia di essere uccisi.

Il 29 settembre Portal presentò un programma, che senza più preoccupazioni di operai, industrie o trasporti, esplicava la strategia, d’altra parte già in atto, che era quella stessa che aveva annunciato il Primo ministro il 15 maggio 1940: picchiare duramente sulla popolazione tedesca. Il programma di Portal si basava su un calcolo: con 4000 bombardieri e 60000 bombe al mese si sarebbero distrutte 43 città con più di 100000 abitanti in cui complessivamente vivevano 15 milioni di civili. Frantumata la volontà di resistenza dei tedeschi si sarebbe vinte la guerra in 6 mesi. Il programma non ebbe esito perché non erano ancora disponibili le forze ma che ben presto sarebbero arrivate.
Il 14 febbraio 1942, una direttiva del ministero dell’Aereonautica emanata da Bottomley autorizzava il Bomber Command a eseguire attacchi alle città tedesche senza alcuna restrizione, e, il giorno dopo Portal specificò che doveva essere chiaro, che i punti di mira erano i quartieri di abitazione, precisando che “i bersagli devono essere le aree edificate e non, per esempio, gli arsenali, i cantieri navali, le industrie belliche”. Cosicché quando il 22 febbraio del 1942, l’Air Marshall Arthur Harris assunse la guida del Comando Bombardieri, la finalità della campagna di incursioni contro la Germania ormai erano state decise.
Dunque era la popolazione tedesca l’obbiettivo da colpire e Harris non fece altro che percorrere quella strada fino all’ultimo giorno. Nella primavera del 44 non fu facile convincerlo che era necessario sospendere per alcune settimane gli attacchi terroristici e colpire obbiettivi logistici e militari in vista dello sbarco in Normandia.
I bombardamenti incendiari sulle città tedesche, o meglio la strage della popolazione tedesca, fu alimentata sino alla fine, quando con ogni evidenza e già da mesi la Germania risultava irrimediabilmente sconfitta. Il furioso bombardamento su Dresda nella notte tra il 14 e il 15 febbraio del 45… e l’incursione aerea della cittadina di Pforzheim, 65.000 abitanti priva di qualsiasi interesse industriale pagò con 20.277 morti il bombardamento della notte fra il 23 e il 24 febbraio 1945.

Benché nel giugno del 42 Churchill avesse dichiarato che le città tedesche sarebbero state sottoposte ad un’ordalia fino ad allora mai sperimentata da nessuno, e più tardi che per sconfiggere la Germania non esiste un limite alla violenza alla quale si sarebbe ricorsi, un mese dopo parlando dei bombardamenti terroristici affermò:
Nei giorni in cui combattevamo da soli, rispondemmo alla domanda “come faremo a vincere la guerra?” dicendo: “faremo a pezzi la Germania a furia di bombardamenti”. Da allora perdite influite all’Esercito e al potenziale umano tedesco dai russi, e il contributo offerto dal potenziale umano e logistico dagli americani, hanno reso disponibili altre possibilità. Nonostante tutto, sarebbe un errore rinunciare alla nostra idea originaria….che un pesante e spietato bombardamento alla Germania in scala sempre crescente non soltanto vanificherà il suo sforzo bellico…ma creerà delle condizioni assolutamente intollerabili alla massa della popolazione tedesca.

Dunque il Primo ministro britannico nel luglio del 42 ammetteva che poteva esserci la possibilità di cessare i bombardamenti delle città, ma gli attacchi proseguirono fino a raggiungere il culmine nella primavera del 45 senza che si ottenesse il cedimento del morale del nemico, cosi come non lo ottennero gli attacchi incendiari americani contro le città giapponesi.
Oltre che moralmente inammissibile, la campagna terroristica della RAF fu sbagliata perché non vale dire che senza di essa la produzione tedesca di armamenti sarebbe stata ancora maggiore, non considerando che se il Bombing Command si fosse dedicato agli obbiettivi militari, industriali e logistici, i danni alla macchina da guerra del nemico sarebbero stati molto più pesanti e il conflitto si sarebbe concluso prima. Dopo la resa della Germania la conferma venne dal ministro tedesco della Produzione bellica Albert Speer, che indicò come i bombardamenti diurni di precisione americani contro le industrie e le infrastrutture avessero causato danni assai maggiori degli attacchi notturni della RAF, attacchi che non solo non avevamo inciso sulla produzione ma neppure erano riusciti a piegare il morale della popolazione e dei lavoratori.


L'occasione è data da un'osservazione di Marco Gioannini e Giulio Massobrio: in un loro volume i due studiosi scrivono che "l'opinione pubblica italiana ritiene, come del resto quelle di quasi tutto il mondo, che a rendersi responsabili dei primi bombardamenti indiscriminati delle città e dei civili siano stati proprio i tedeschi: prima a Varsavia, poi a Rotterdam e, infine, sulle città inglesi…


Bibliogafia:

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in "STORIA militare" n.
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gennaio 2005; Id.. Il 'Firebornbing'sul
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militare", n. 153 - giugno 2006;
Id., I bombardainenti e i civiii, in
"STORIA militare", n. 159 - dicembre
2006.
 M. Gioannini e G. Massobrio,
Bombardate l'Italia. Storia
della guerra di distrucione aerea
1940-1945. Milano. Rizzoli,
2007. pag. 22 (recensito sul n.
174 - marzo 2008 di "STORIA
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 N. Jones, Beginning of Strategic
Air Power: A History of tlie
British Bomber Force. 1923-
1939, London. Frank Cass
 I. Kershaw, Did Hitler Miss
his Chance in 1940?, in N. Gregor
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of Exeter Press, 2005,
pag. 117. Si veda anche Oberkommando
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on Naval Mkirs, 1939-
1945, 1940, London, The Admiralty,
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 A. Hillgruber, La strategia
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1982), pag. 285 nota 62.
(10) Allied Contro1 Authority for
Germany, Tnal of rhe Major War
Criminals before rhe International
Military Tribunal, Nuremberg,
1947-1949, Vol. 9, pag.
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 AA.VV., Storia dell'aviazione,
Milano, Fratelli Fabbri
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La produzione storiografica
che tratta l'argomento è vasta.
Alan Levine, nel suo The Strategic
Bombing of Germany 1940-
1945 (Westport, Connecticut,
Praeger, 1992), ha calcolato
(pag. 190) che i civili uccisi fumno
593.000. I civili britannici che morirono
nell'intero periodo 1939-
1945 a causa dei bombardamenti
aerei furono 51.509: B. Collier,
The Defence of rhe United Kingdom,
London, Her Majesty's
Stationery Office (HMSO),
1957. I1 numero sale a 60.447 se
si considerano anche le vittime
delle "bombe colanti" tipo V1 e
v2.
 Sull'argomento si veda J. W.
Legro, Cooperation under Fire.
Anglo-German Restraint during
World War Second, Ithaca, New
York, Comell University Press,
1995, pag. 1 17.

 A. C. Grayling, Tra le città
morte. I bombardamenti sulle
città tedesche: una necessità o
un crimine?, Milano, Longanesi,
2006 (ed. orig. 2006), pag. 48-
49.
 Sui bombardamenti di Rotterdam
e di Varsavia si veda G.
F. Feuchter. h guerra aereri, Firenze,
Sansoni. 1968 (ed. orig.
1956, 11 ed.
 C. Webster e N. Frankland,
The Strategie Air Offensive
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HMSO, 1961, Vol. I, pag. 152.
 R. Saundby, Air Bombardmeni.
The Story of irs Developmeni,
New York, Harper, 1961,
pag. 96. Si veda anche G. H.
Quester, Dererrence Before Hiroshima:
The Airpower Background
of Modern Srraregy. New
York. John Wiley & Sons. 1966,
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 W. S. Churchill, The Second
World War, Vol. 2, Their Finest
Hour. London, Cassell, 1949.
pag. 29 1-292.
 Ivi, pag. 505.

City of Coventry, Municipal

Handbook, 1948, pag. 4.





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